Alla luce delle nuove terapie sperimentali nella malattia Frontotemporale, diventa ancora più importante conoscere i numeri della patologia e le sue caratteristiche.
Un recente registro italiano di ricerca retrospettiva (il registro Salento-Brescia) aveva suggerito come la malattia Frontotemporale sia più comune di quanto precedentemente riconosciuto.
Sulla premessa di questo lavoro è stato istituito “FRONTIERS”, uno studio osservazionale europeo basato su registri multinazionali, che vede come coordinatori il prof. Giancarlo Logroscino (Università di Bari) e la Prof.ssa Barbara Borroni (Università di Brescia).
FRONTIERS è stato istituito a Tricase (Puglia), dove i referenti di 11 Centri europei con una lunga esperienza nel campo della malattia Frontotemporale si sono riuniti, e dove anche AIMFT ha partecipato e contribuito al progetto.
Gli obiettivi primari di FRONTIERS saranno: (1) valutare l’incidenza della malattia Frontotemporale in tutta Europa, valutando quali siano le fasce di età più colpite; (2) valutare la distribuzione geografica della malattia nelle diverse popolazioni ed etnie in Europa; (4) capire quale sia l’impatto delle forme genetiche e la distribuzione delle diverse forme cliniche in Europa.
FRONTIERS fornirà così un contributo eccezionale, principalmente nell’area dell’epidemiologia, e consentirà di migliorare la comprensione dell’eterogeneità clinica e biologica della malattia Frontotemporale. FRONTIERS sarà inoltre una piattaforma importante per sviluppare nuovi approcci terapeutici.
Il disegno di studio di FRONTIERS è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Alzheimer & Dementia.